Pizzighettone, fiera della pastorizia e città murate

7-8-9-10 dicembre

Resoconto:

Cari amici e soci, Pizzighettone, Crema e Soncino, sono le tre città che ci hanno ospitato.

Dalle loro architetture è stato possibile riconoscere storia e vicessitudini raccontate dalle guide. Merita ricordare che queste erano zone di confine tra la ex Repubblica Veneta e il regno di Milano, quindi teatro di continui conflitti per assicurarsi territori e scambio merci.

Infatti a Pizzighettone, antica città murata trasformatasi parzialmente in carcere fino agli anni 60, si è svolta PAN, fiera della pastorizia. Le possenti mura ricche di spazi coperti e scoperti hanno ospitato animali della tradizione pastoriziana. Non mancavano i prodotti gastronomici che ben hanno rappresentato il genere.

Il meteo all'inizio ci ha sostenuto con giornate soleggiate e miti, concedendoci la realizzazione del "temuto" giro in bici a nord di Crema. Le ciclabili locali costeggiano le vie d'acqua incuneandosi tra i campi e i centri abitati. I posti meritano sicuramente più attenzione, soprattutto durante la bella stagione, momento in cui le giornate lunghe offrono più tempo alle escursioni. Noi ci siamo dovuti accontentare del paio d'ore disponibili al pomeriggio prima del buio.

Mentre l'ultimo giorno abbiamo assistito ad un capovolgimento della situazione climatica, con freddo al mattino e neve al pomeriggio. Fortunatamente le attività stavano per volgere al termine, quindi tutti si sono affrettati a prendere la strada del ritorno per non incorrere in pericolose situazioni di disagio dovute al sopraggiungere della neve che imbiancava le strade.

Tutto è andato per il meglio, anche una fastidiosa situazione creatasi dalla sparizione di un orologio d'oro. Si temeva lo smarrimento ma poi è stato ritrovato e quindi possiamo chiudere con un bilancio più che positivo.

Vedi il video realizzato da Veronica contenente le foto dei luoghi, clicca qui.

Desidero quindi ringraziare quanti hanno offerto lo spazio per ospitare i mezzi nei parcheggi, le associazioni in loco, le brave guide e tutti voi iscritti che avete riempito tre bellissime giornate con la compagnia e la serenità che solitamente vi accompagna.

Un caro saluto, arrivederci alla prossima occasione. 

 

Programma di massima:

07 12 giovedi pomeriggio/sera incontro nel parcheggio a Crema.

08 12 venerdi mattina visita guidata di Crema:    Santuario di S. Maria della Croce (esterno e interno compatibilmente con le funzioni religiose); Mura Venete e Porta Serio; ex Convento di S. Agostino (esterno e interno con refettorio affrescato nel 1507 da Giovan Pietro da Cemmo); Palazzo Terni de Gregory (esterno); Piazza Duomo con i monumenti che si affacciano: Palazzo Comunale (esterno), Torrazzo (esterno), Torre Pretoria (esterno), Palazzo Pretorio (esterno), Palazzo Vescovile (esterno), Chiesa di S. Bernardino (esterno e interno compatibilmente con le funzioni religiose); Piazza Trento e Trieste con i monumenti che vi si affacciano: Palazzo Donati (esterno); Mercato austro-ungarico; ex Chiesa di S. Domenico, attuale Teatro S. Domenico (esterno; interno su prenotazione).

Città elegante, Crema, dall’affascinante impianto medievale e da certi edifici caratterizzati da quello stile gotico-lombardo, come la Cattedrale. Una città la cui bellezza si scopre piano piano, attraverso i tanti dettagli che si fanno notare nei suoi palazzi nobili, nelle strette vie del centro, con le pavimentazioni antiche, nei tanti cortili patrizi incontrati passeggiando senza fretta.

Come città d’arte, Crema ha tanto da offrire: basta anche una sola giornata per zigzagare tra le sue chiese e i suoi antichi palazzi, portandosi a casa il ricordo di una città dalla storia stratificata e ricca di fascino.

Sicuramente è il duomo romanico, con quel suo stile elegante gotico lombardo, a rappresentare Crema. Edificato tra il 1284 e il 1341, racchiude i resti dell'antica costruzione romanica distrutta da Federico Barbarossa nel 1160, ancora visibili nella cripta. Il cotto qui dà il meglio di sé nelle decorazioni raffinate e dal gusto squisito: un materiale "povero" che gli artigiani hanno reso un vero e proprio gioiello.

La visita di questa città lombarda può tranquillamente iniziare curiosando nel Museo civico di Crema e del Cremasco, ospitato in un convento agostiniano del 1439, più volte rimaneggiato, dato che fu anche caserma quando Napoleone limitò la presenza sul territorio di ordini religiosi. Nel refettorio ci sono gli affreschi realizzati nel 1507 da Pietro da Cemmo, scoperti nel 1959 e ricoperti di catrame, intonaco e calcina. In piazza Duomo, si percepisce tutta la presenza rinascimentale ed è un punto importane per andarsene a zonzo. Tra l’altro si può ammirare il "torrazzo", un ampio portale, esempio dell’architettura lombarda del primo cinquecento: fa parte del Palazzo Comunale, edificio fusion, in cui lo stile architettonico lombardo, con profilature e cornici in cotto, si fonde in armonia con certe componenti veneziane, come eleganti trifore nel piano nobile.

La Torre Guelfa, testimonianza romanica, la più antica della piazza essendo del 1286, mostra un bel Leone di San Marco, simbolo del potere della Serenissima. Del 1518, la Chiesa di San Bernardino, una pinacoteca a tutto tondo al cui interno perdersi tra i numerosi affreschi e pale d'altare dei maggiori artisti attivi a Crema tra il Cinquecento e il Settecento, gente come Tomaso Pombioli, Gian Giacomo Barbelli, Giovan Battista Lucini, Martino Cignaroli.

Un significativo esempio di barocchetto italiano per la Chiesa della SS. Trinità, ideata dall'architetto comasco Andrea Nono nel 1740, ricchissima di decorazioni e caratterizzata dalla duplice facciata, tipica delle chiese "a palazzo". Piccola ma suggestiva la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, classico esempio di pittura barocca cremasca, dove Gian Giacomo Barbelli ha affrescato in ogni dove un trionfo festoso di figure angeliche in onore di Maria. Da vedere, poi, il mercato austroungarico, monumentale loggiato costruito nel 1842 per celebrare la seconda visita dell'imperatore Francesco I d'Austria nel Regno Lombardo Veneto. Dal suo lato occidentale del porticato da gustarsi la piccola chiesa di Santa Maria Maddalena e Santo Spirito, bijoux rinascimentale.

Ricco di aurea miracolosa, alla periferia nord di Crema, a circa 1 km dal centro cittadino, si trova il Santuario di Santa Maria della Croce, un edificio imponente con un’altezza, a livello della cupola maggiore, e una larghezza che coincidono e sono pari a 35 metri; l’altezza delle cupole laterali raggiunge i 15 metri. Nei pressi venne aggredita dal marito Caterina degli Uberti: era il 1490. La chiesa venne costruita in loco perché la gente, vista la tragica storia della giovane che morì dopo aver perdonato il suo aggressore, iniziò a frequentare il luogo del misfatto dove si piantò una croce. Qui un ragazzino affetto da paralisi, il 3 maggio, un mese dopo la morte di Caterina, arrivò con la madre e guarì. I prodigi si sono poi susseguiti, con quadri della Madonna che piansero e il prodigio del cerchio luminoso con il sole che sembrava cadere sulla Terra tre volte.

Pranzo libero. Pomeriggio, se il meteo lo consente, escursione in bici sul parco del Serio.

Nei dintorni di Crema si possono conoscere le bellezze naturali accompagnate dalla mano umana nel corso dei secoli: qui era zona di paludi con caratteristiche risorgive e corsi d’acqua sotterranei, con la presenza di particolari fontanili un po' ovunque. Da vedere, il canale Vacchelli di fine ottocento, lungo 34 km e costruito per portare parte delle acque dell’Adda alle campagne cremonesi, sfociando nel fiume Oglio, dopo aver attraversato tutto il territorio da ovest ad est, in un suggestivo percorso totalmente rettilineo, da percorrere anche con bici. Interessante, inoltre, il Pianalto di Romanengo, 20 km quadrati che sono un lembo di pianura rialzato di una decina di metri, attraversato dal naviglio della Melotta (o Naviglietto) da nord a sud.

Il Parco del Serio, all’interno di un consorzio di province e comuni, tra cui Crema, è ampio più di 7mila ettari e mostra la verdeggiante natura attorno al Serio, corso d’acqua di pianura. Molte le cascine fortificate e le testimonianze religiose, tra piccole edicole a conventi e chiese, un salto in un territorio d’altri tempi.

A Crema la bicicletta è praticamente un’istituzione, con tanti percorsi dal centro alla periferia: sul sito http://fiabcremasco.it/ (FiabCremasco fa parte della Federazione Italiana Amici della Bicicletta) è possibile trovare una vasta scelta di cicloescursioni: santuari del Cremasco, le mura di Pizzighettone, la villa Barni di Dovera, la rocca di Soncino. Nell'Ufficio della mobilità sostenibile, attivo tutti i mercoledì dalle 17 alle 19, presso gli ex magazzini della stazione ferroviaria di Crema, Piazzale Martiri della Libertà, si trovano tante informazioni se si decide di spostarsi con questo mezzo.

Sera spostamento nel parcheggio di Pizzighettone. Notte sul posto.

Sabato 9 e domenica 10 dicembre 2017 alle Casematte e annesso parco di Pizzighettone (CR) si terrà la manifestazione PAN - Pastorizia, Arte, Storia e Natura. 

Ancora oggi i pastori scendono dalle montagne bergamasche e bresciane e svernano nel Cremonese, ma un tempo questa presenza era ben più massiccia. Quella del pastore, nonostante i progressi tecnologici, è una vita dura che però sta conoscendo nuovo impulso, infatti il continuo calo del numero di ovicaprini si è fermato ed è in controtendenza. Secondo le stime della Commissione europea il numero delle pecore allevate in Italia nel 2016 è giunto a 7,2 milioni di capi, quasi 200.000 in più rispetto a cinque anni fa. Un'altra sorpresa è che, secondo la Coldiretti, a livello nazionale è pure aumentato il numero dei pastori, soprattutto grazie a oltre 2.000 giovani che continuano l'attività dei genitori o che l'hanno intrapresa spinti dalla voglia di trovare un'occupazione alternativa e a contatto con la natura. Questi risultati sono resi possibili anche dal boom della domanda italiana ed estera di latte e formaggi di capra.

Il mondo della pastorizia a livello internazionale ha importanza millenaria, non solo economicamente ma anche – fra le altre cose – storicamente ed è legato a moltissimi aspetti della società, che la manifestazione di Pizzighettone tenterà di rappresentare almeno in parte. A tal fine la prima parte delle Casematte ospiterà il settore Divulgativo-Artistico, con una mostra sulla pastorizia attinente la Mitologia, Storia, Religione, Folclore e il Cinema (chi non ricorda il pastore Serafino nell'omonimo film e interpretato da Adriano Celentano?). Inoltre sarà presente una mostra di quadri a tema e un'altra di disegni e altre espressioni artistiche con opere realizzate dagli studenti lombardi di ogni ordine e grado dell’Istituto comprensivo Pizzighettone San Bassano.

Il nome della manifestazione PAN si rifà al mitologico dio greco Pan (Fauno nella mitologia romana), mezzo uomo e mezzo caprone e protettore dei pastori, campagne, selve e pascoli. E certo di protezione i pastori e il bestiame ne avevano e ne hanno certo bisogno, anche a causa del notevole aumento dei predatori selvatici come il lupo e l'orso.

A PAN questa realtà sarà affrontata  con una Mostra sulle tecniche antipredazione – in particolare dal lupo e orso – allestita dall'Associazione Canis Lupus onlus, i cui esperti saranno a disposizione per spiegare al pubblico la tematica e ovviamente tutto ciò che concerne i predatori selvatici, il cui ruolo in natura è tuttavia  fondamentale. Alla 21 di sabato 9 dicembre, sempre nelle Casematte, sul tema si terrà un incontro pubblico a cui parteciperanno come relatori, fra gli altri, il dr. Duccio Berzi  dell'Associazione Canis Lupus onlus e che è molto noto come ricercatore scientifico sul campo; Valter Grossi, responsabile del Gruppo Lavoro del Circolo italiano maremmano abruzzese; Tino Ziliani, presidente dell'Associazione pastori lombardi, perché in un contesto di tal tipo sarà molto interessante sapere qual è la vita dei pastori, la mentalità e quali problemi debbano affrontare e superare.

Da quando pecore e capre furono addomesticate in Mesopotamia migliaia di anni fa, il cane (presente già prima a fianco dell'uomo) divenne un ausiliario indispensabile per la conduzione e protezione del bestiame, in Europa come in Asia e poi in America e Australia. Pertanto a PAN avrà anche un Settore Cinofilo in cui saranno presenti molte razze, anche rare come il Pastore del Caucaso e quello dell'Asia Centrale (ma aborigeni da lavoro, non da show), Kangal turco,  Lapinkoira finlandese, Laika della Siberia Occidentale, Pumi ungherese, Ciobănesc Românesc Carpatin della Romania, Dogo Sardo, Australian Kelpie, Lupino del Gigante, Australian Cattle Dog e tanti altri, affiancati a quelli validissimi ma più comuni come i Maremmano Abruzzesi, Border Collie, Bergamaschi e Pastori della Sila.

Nel fossato delle Casematte si terranno Dimostrazioni di lavoro di conduzione su pecore, capre, anatre, oche, con partecipazione della Società Amatori del Cane da Pastore Bergamasco e dell'Associazione cani da lavoro su bestiame.

A Pan – sia nei 6.000 m² delle Casematte che nei 50.000 m² a prato del fossato, dalle 10 alle 19 di sabato 9 e domenica 10 dicembre p.v. – largo spazio avrà una Mostra mercato sui prodotti della pastorizia e sull'agro-silvo-pastorale: formaggi di pecora, vacca e capra (tutti di bestiame allevato al pascolo), salumi, latte e prodotti d'asina, funghi, castagne, campanacci, abbigliamento e molto altro. Nel fossato saranno presenti i pastori della Lombardia, ovviamente con capre, pecore, muli e asini. La manifestazione è a ingresso gratuito – tuttavia per ovvi motivi è vietato l'accesso ai cani non espressamente autorizzati dall'organizzazione – e ha particolare valenza anche per il periodo in quanto il 9 e 10 dicembre sono date a ridosso del Natale. Ma non solo per via dell'aspetto commerciale: ricordiamo che alla nascita di Gesù furono proprio i pastori a rendergli omaggio, oltre 2.000 anni fa.

9 12 sabato ore 9.30 visita guidata turistica alle strutture e monumenti di Pizzighettone. Pranzo libero. Pomeriggio libero tra gli stand e bancarelle della manifestazione PAN - Pastorizia, Arte, Storia e Natura. Sera ore 21,00, facoltativo, visita all'incontro pubblico sulle tecniche antipredazione. Spostamento a Soncino. Notte sul posto.

10 12 domenica ore 9,30 visita guidata del Castello di Soncino, museo della Stampa e del Borgo.

Rocca ovest.JPG

Il castello di Soncino è posto in posizione strategica nei pressi dell'abitato, anche se i quattro secoli nei quali è stato usato perlopiù come abitazione l'hanno di molto armonizzato a partire dal suo ingresso che dall'Ottocento si trova inserito in una piazza.

Il portale del castello, un tempo reso accessibile da un ponte levatoio in legno, è stato sostituito dalla fine dell'Ottocento con un rivellino, dà accesso ad una prima corte utilizzata per il movimento delle truppe e pertanto dotata di scale che consentono di avere accesso agli spalti delle mura esterne. L'accesso alla rocca era permesso attraverso due diversi ponti levatoi, uno carrabile e l'altro pedonale. Passato anche il secondo ingresso si giunge al cortile vero e proprio del castello, al centro del quale si trovava un pozzo per garantire il rifornimento d'acqua in caso di assedio e sempre da questo cortile si ha l'accesso alle segrete dei sotterranei.

Tra le torri più rilevanti del complesso (quattro in tutto), vi è indubbiamente la Torre del castellano, così chiamata perché un tempo era la residenza ufficiale del governatore della fortezza e come tale essa poteva essere isolata a sua volta dal resto del complesso in caso di attacco. Essa era collegata al suo interno direttamente con i sotterranei e da qui, attraverso un passaggio segreto, si poteva giungere al fossato e quindi fuggire verso le campagne circostanti. È questa una delle aree decorate in maniera rinascimentale con affreschi e camini a cappa piramidale.

Pranzo libero e pomeriggio libero. Fine gita.

Saluti e baci e arrivederci alla prossima occasione.

scheda di adesione, fai copia/incolla, compila e inoltra via mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Pizzighettone, fiera della pastorizia e città murate

7-8-9-10 dicembre

 

I punti sosta sono selezionati dagli organizzatori valutando la logistica del sito in cui sono ubicati e seguono determinate priorità per agevolare: 

la sosta del gruppo con relativi partecipanti e mezzi,

la realizzazione delle escursioni a piedi, in bici o altro, 

l'eventuale spostamento dei partecipanti con l'uso dei mezzi pubblici,

rendere il più possibile fluide e tranquille le varie attività ricreative e motorie.

Quando usiamo il termine "campeggio" comprendiamo tutti i siti provvisti di regolare permesso stagionale adibito alla sosta diurna e notturna di persone e mezzi.

Chiameremo parcheggi o aree di sosta, i siti provvisti di permesso temporaneo (non oltre le 48 ore).

Durante le uscite, il programma deve essere rispettato per ovvie ragioni organizzative e associative.

Eventuali richieste di variazione del programma e/o dei punti sosta, va inoltrata al referente dell'uscita, il quale, se lo ritiene opportuno, convoca tutti i partecipanti riuniti in unica assemblea e mette ai voti la richiesta. Con il consenso totale degli iscritti, si potrà procedere alla eventuale variazione, altrimenti la richiesta non sarà considerata.

Se l'eventuale variazione del programma comporta aggravi di spesa a carico dell'associazione, si dovrà procedere al reintegro dei costi da parte dei partecipanti nei confronti del club che si impegna a realizzare (se fattibile) l'eventuale variazione.

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Informazioni per chi desidera iscriversi alle uscite:

I costi delle escursioni sono indicativi finchè è esposto il programma di massima. Solo dopo la completa stesura del programma definitivo si conoscerà il costo reale dell'iniziativa, che se necessario verrà aggiornato. 

Alle persone iscritte e confermate via mail, verranno prenotati i servizi richiesti.

(delibera di riunione di consiglio del 08/11/2011) Iscrizioni alle gite, regolamento: L'acconto versato non puo' essere restituito. In caso di annullamento o rinvio dell'uscita da parte del club o degli ospitanti, l'acconto potrà essere restituito con queste modalità :

  1. 100% se viene rivalutato in una successiva uscita, anche di destinazione diversa ma organizzata dal "Canaletto"
  2. 50% se viene richiesta la restituzione del danaro già versato.

Alle persone iscritte e confermate con acconto, verranno  prenotati i servizi nominati. Prima della partenza sarà fornito via mail il punto d'incontro. Il programma definitivo sarà consegnato sul posto al momento della regolarizzazione equipaggi.

L'annullamento dell'iscrizione sarà possibile in caso di impedimenti gravi e giustificati, fino al giorno....... Dopo tale termine il club non potrà esercitare modifiche sulle prenotazioni, percio' l'equipaggio iscritto sarà consapevole di dover rimborsare la propria quota relativa agli impegni presi dal club nei confronti di terzi.  

In caso di recesso di uno o più equipaggi, subito prima e dopo l'inizio gita, non sarà possibile alcun rimborso.

Il presente regolamento e tutte le informazioni fin qui contenute sono automaticamente accettate con il versamento dell'acconto

Il club, il direttivo e tutti i volontari che si sono resi utili declinano ogni responsabilita' per eventuali danni occorsi a persone, mezzi e animali derivanti dalle attivita' organizzate. Ogni socio deve farsi carico del proprio operato nel pieno rispetto di persone, ambiente e realta' visitate. Il programma e i costi possono subire modifiche.

Il programma del viaggio è in via di preparazione, per essere informati gratuitamente sui nostri viaggi o argomenti che trattiamo pubblicamente, scrivete una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. chiedendo di essere inseriti nella nostra mailing-list e Vi saranno inoltrati settimanalmente tutti gli aggiornamenti del "Canaletto".

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Luigi

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